Domande frequenti
PSICOTERAPIA: ISTRUZIONI PER L'USO
INFORMAZIONI A TUTELA DEL CLIENTE
Quando
ci
si
rivolge
ad
uno
psicologo
e
psicoterapeuta
è
importante
verificare
che
sia
regolarmente
iscritto
all’Albo
Professionale.
L’elenco
completo
degli
iscritti
è
consultabile
nel
sito
del
Consiglio
Nazionale
dell’Ordine
degli Psicologi nella sezione Albo Nazionale:
http://www.psy.it
L'Ordine
degli
Psicologi
per
il
Consiglio
del
Friuli
Venezia
Giulia è consultabile all’indirizzo:
http://www.ordinepsicologifvg.it
I
pazienti
hanno
diritti
tutelati
dal
Codice
Deontologico
degli
Psicologi
Italiani,
reperibile
on
line
sul
sito
del
Consiglio
Nazionale
dell’Ordine
degli
Psicologi
all’indirizzo:
http://www.psy.it/codice-deontologico-degli-psicologi-
italiani
Anche
se
le
tariffe
minime
sono
state
abolite,
l'Ordine
degli
Psicologi
mantiene
un
Testo
Unico
della
Tariffa
Professionale
degli
Psicologi.
Il
Tariffario,
con
funzione
orientativa,
è
reperibile
on
line
sul
sito
dell’Ordine
degli
Psicologi
del
Consiglio
del
Friuli
Venezia
Giulia
nella
sezione Professione – Strumenti utili
http://www.ordinepsicologifvg.it/professione-
psicologo/strumenti-utili
Iniziano tutte con la PSI ma quali sono le differenze
fra Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoanalista,
Psichiatra?
Lo
psicologo
è
un
professionista
che,
dopo
aver
conseguito
la
laurea
quinquennale
in
Psicologia
e
svolto
un
anno
di
tirocinio,
ha
superato
l’esame
di
stato
ed
è
iscritto
all’Ordine
degli
Psicologi
della
Regione
di
residenza
nella
Sezione
A
(art.1
L.56/89).
La
sola
laurea
in
Psicologia
non
abilita
a
definirsi
psicologo.
Si
occupa
di
prevenzione,
riabilitazione
e
sostegno
in
ambito
psicologico
ma
non
può
svolgere
un
psicoterapia.
A
meno
che
non
sia
anche
un
medico
uno
psicologo
non
ha
alcun
titolo per prescrivere farmaci.
Lo
psicoterapeuta
è
laureato
in
Psicologia
o
Medicina,
è
iscritto
all’Ordine
degli
Psicologi
o
dei
Medici
ed
ha
svolto
una
formazione
almeno
quadriennale
presso
una
scuola
universitaria
o
privata
riconosciuta
dal
MIUR
al
termine
della
quale
ha
conseguito
la
specializzazione
post-laurea.
Una
volta
specializzato
ha
ricevuto
l’autorizzazione
dall’Ordine
di
riferimento
a
svolgere
attività
psicoterapeutica,
cioè
di
cura
del
disagio
psicologico.
Ad
oggi
uno
psicoterapeuta
potrebbe
anche
essere
laureato
in
diverse
discipline
(Psicologia,
Medicina,
Filosofia,
Pedagogia
e
altre)
ma
solo
nel
caso
in
cui
avesse
iniziato
la
professione
di
psicoterapeuta
prima
del
1989,
anno
in
cui
l’attività
psicoterapeutica
è
stata
ristretta
ai
laureati
in
psicologia e in medicina.
Lo
psicoterapeuta,
se
non
è
anche
medico,
non
può
prescrivere farmaci.
Lo
psicoanalista
è
laureato
in
Psicologia
o
in
Medicina,
è
iscritto
all’Ordine
degli
Psicologi
o
dei
Medici
ed
ha
conseguito
la
specializzazione
post-
laurea
presso
una
scuola
di
formazione
in
Psicoanalisi
riconosciuta
dal
MIUR.
Una
volta
specializzato
ha
ricevuto
l’autorizzazione
dall’Ordine
di
riferimento
a
svolgere
la
professione.
Fra
psicoterapeuta
e
psicoanalista
non
c’è
una
differenza
riconosciuta
per
legge.
La
Psicoanalisi
è
considerata una delle forme di psicoterapia esistenti.
Lo
psicoanalista,
se
non
è
anche
medico,
non
può
prescrivere farmaci.
Lo
psichiatra
è
laureato
in
Medicina,
è
iscritto
all’Ordine
dei
Medici
ed
ha
conseguito
la
specializzazione
post-laurea
in
un
corso
quadriennale
di
Psichiatria.
È
un
medico
con
una
preparazione
specifica
nella
cura
del
disagio
psichico,
per
la
quale
è
competente
nel
prescrivere
i
farmaci
e
nel
condurre
i
colloqui
clinici.
La
terapia
farmacologica
non
può
sostituirsi
alla
psicoterapia,
ne
viceversa,
in
quanto
non
si
pone
gli
stessi
obiettivi
e
non
ha
la
stessa
funzione,
né
gli
stessi
meccanismi
di
azione.
Lo
psichiatra
potrebbe
anche
essere
psicoterapeuta
qualora
abbia
maturato
una
specifica formazione.
Fissare il primo appuntamento
La
richiesta
di
fissare
un
primo
appuntamento
può
essere fatta direttamente allo psicoterapeuta sia
•
telefonicamente (349 7229321)
•
sia inviando una e-mail
(malangone.giovanna@gmail.com).
Nella
maggioranza
delle
situazioni
è
preferibile
che
sia
la
persona
interessata
a
contattare
il
terapeuta
e
fissare
l'appuntamento
per
chiedere
una
consulenza
psicologica
o
intraprendere
una
psicoterapia.
In
alcuni
casi
particolari,
quando
il
bisogno
di
una
terapia
è
sostenuto
e
sollecitato
da
partner,
familiari
o
amici,
il
terapeuta
può
fornire
un
adeguato
sostegno
a
tali
figure
per
ampliare
la
comprensione
di
cosa
stia
accadendo
e,
nel
caso
ci
sia
una
persona
che
mostra
la
necessità
di
iniziare
una
terapia,
aiutarli
ad
affiancarla
nella
scelta
di
contattare
personalmente
lo
psicoterapeuta.
Se
si
tratta
di
problemi
relativi
a
bambini
o
adolescenti
il
primo
colloquio
viene
fissato
con
i
genitori
per
comprendere
e
valutare
assieme
la
situazione
e
proporre
gli
interventi
ritenuti più idonei.
Primo colloquio
Durante
il
primo
colloquio
la
persona
racconta
cosa
l'abbia
portato
a
valutare
l’idea
di
iniziare
una
psicoterapia
e
quale
difficoltà
stia
vivendo
all'interno
della
propria
vita.
Attraverso
il
dialogo
tra
paziente
e
psicoterapeuta
prende
forma
una
prima
fase
di
elaborazione
della
richiesta
d'aiuto
e
di
accoglimento
e
analisi
del
disagio
portato.
Il
primo
colloquio
può
avere
la
valenza
di
prima
seduta
del
percorso
di
psicoterapia
qualora
ci
siano
le
basi
per
poter
continuare
il
lavoro
appena
iniziato
e,
in
tal
caso,
verranno
condivisi
gli
obiettivi
terapeutici
su
cui
la
psicoterapia
si
focalizzerà.
In
caso
contrario
il
colloquio
si
potrebbe
concludere
con
l'invio
verso
un
altro
specialista
ritenuto
più
adatto
alla
cura
delle
problematiche
presentate
o
potrebbe
chiudersi
valutando
non
adatto
l’inizio
di
un
percorso
psicoterapeutico.
È
utile
che
la
persona
ponga
domande
e
chieda
specifiche
risposte
in
relazione
ai
propri
dubbi,
di
natura
generale
o
personale,
riguardo
al
percorso
e
al
senso
di
una
psicoterapia,
benché
le
possano
sembrare
banali
e
ingenui.
Ricordiamo
che
l'attività
dello
psicologo
e
dello
psicoterapeuta
è
sempre
coperta
dal
segreto
professionale
al
fine
di
tutelare
e
assicurare
al
paziente
la
possibilità
di
sentirsi
libero
di
parlare
e
di
presentare
le
proprie
difficoltà
e
aspettative
di
cura.
Durata e frequenza delle sedute
Il
percorso
di
psicoterapia
individuale
prevede
sedute
della
durata
di
45-50
minuti
con
incontri
a
cadenza
settimanale.
Nei
percorsi
di
psicoterapia
di
coppia
o
familiare
la
durata
può
essere
di
un’ora
o
di
un’ora
e
mezza
e
gli
incontri
sono
a
cadenza
quindicinale.
La
frequenza
degli
incontri
è
comunque
un’indicazione
generale
che
varia
in
base
alla
valutazione
del
professionista,
alle
esigenze
della
persona/e
ed
alla
fase
del
percorso.
Periodicamente
viene
valutata
l'evoluzione
del
percorso
terapeutico
e
con
il
paziente
si
ridefiniscono
le
modalità
di
prosieguo
del
lavoro
assieme.
Quanto dura una psicoterapia
La
durata
di
una
psicoterapia
può
essere
ipotizzata
ma
non
definita
poiché
dipende
da
tanti
fattori
alcuni
dei
quali
non
prevedibili
a
priori.
Ogni
percorso
di
psicoterapia
è
unico
come
unica
è
la
persona
che
in
quel
percorso
si
coinvolge:
il
modo
in
cui
vive
la
propria
difficoltà
e
il
cambiamento
che
anticipa
è
indicazione
di
dove
si
vuole
arrivare;
le
risorse
individuali
messe
in
gioco
nel
processo
di
cambiamento
e
di
elaborazione
determinano
il
modo
di
procedere;
i
temi
e
le
aree
su
cui
terapeuta
e
paziente
scelgono
di
concentrarsi
ne
delimitano
l'ampiezza,
ecc.
In
termini
molto
generali,
un
percorso
di
cambiamento
tale
da
incidere
in
maniera
significativa
sulla
qualità
della
propria
vita
prevede
un
lavoro
di
mesi
che
può
procedere
oltre
l'anno,
mentre
in
alcune
situazioni,
dove
il
percorso
verte
la
propria
attenzione
su
aspetti
più
circoscritti,
possono
bastare
un
numero
limitato di incontri.
Come
vengono
tutelate
le
informazioni
del
paziente
Cosi
come
è
indicato
nel
Codice
Deontologico
professionale
lo
psicologo
psicoterapeuta
è
tenuto
al
segreto
professionale,
pertanto
non
può
rivelare
notizie,
fatti
o
informazioni
apprese
durante
il
lavoro,
né
informare
circa
le
prestazioni
professionali
effettuate
o
programmate.
Ciò
vale
anche
in
relazione
ad
un'eventuale
testimonianza
processuale,
pertanto
anche
in
tale
circostanza
è
tenuto
a
mantenere
il
segreto
professionale
a
meno
di
un'esplicita
e
valida
richiesta
da
parte
del
cliente
e
in
ogni
caso
considerando
preminente
la
tutela
psicologica
dello
stesso.
Fanno
eccezione
le
situazioni
che
prospettino
gravi
pericoli
per
la
vita
o
per la salute psicofisica del soggetto e/o di terzi.
Le
prestazioni
professionali
in
campo
psicologico
implicano
la
raccolta
di
dati
sensibili
personali
e
ciò
comporta
l'obbligo
all’applicazione
del
Codice
in
Materia
di
Protezione
dei
Dati,
noto
come
Legge
sulla
Privacy.
In
occasione
della
prima
seduta
viene
chiesta
l’autorizzazione
al
trattamento
dei
propri
dati
personali
e
il
consenso
informato
alla
psicoterapia,
alla
consulenza
o
al
sostegno
psicologico.
Per
quanto
riguarda
i
minori
l'autorizzazione
al
trattamento
dei
dati
personali
del
proprio
figlio/a,
deve
necessariamente
essere
rilasciata
da
entrambi
i
genitori,
tramite
compilazione e firma di un apposito modulo.
Come detrarre le ricevute sanitarie rese da uno
psicologo
Le
spese
sostenute
per
le
sedute
di
psicoterapia
possono
essere
portate
in
detrazione
al
capitolo
“Spese
mediche
e
sanitarie”
in
misura
del
19%,
senza
precedente
prescrizione
medica.
L’Agenzia
dell’Entrate,
con
la
circolare
n°
20
del
13/05/2011,
ha
equiparato
le
prestazioni
dello
psicologo-
psicoterapeuta a quelle di tipo sanitario.
Il
terapeuta
è
tenuto
a
rilasciare
apposita
fattura
attestante
l'importo
della
tariffa
e
i
dati
fiscali
e
a
comunicare
quelli
di
iscrizione
all'Albo
degli
psicologi.
Non
si
possono
infatti
detrarre
spese
di
sedute
svolte
con
persone
non
regolarmente
iscritte
all’Albo.
Inoltre,
trattandosi
di
spese
esenti
da
IVA
in
quanto
sanitarie,
le
fatture
di
importo
superiore
a
€77,47
devono
recare
marca
da
bollo
da € 2.
Opposizione alla comunicazione dei dati
all’Agenzia delle Entrate
Per
facilitare
la
compilazione
del
modello
730
gli
psicologi
comunicano
i
dati
delle
fatture
emesse
nei
confronti
dei
propri
pazienti
all'Agenzia
delle
Entrate,
che
provvede
ad
inserirli
automaticamente
nella
dichiarazione
dei
redditi
di
ogni
paziente
cosicché
possa
fruire
della
detrazione
fiscale.
Qualora
non
si
desiderasse
che
questi
dati
vengano
comunicati,
è
sufficiente
richiederlo
verbalmente
al
terapeuta
nel
momento
in
cui
emette
la
fattura
e
l’opposizione
verrà
riportata
con
apposita
dicitura
su
entrambe
le
copie.
Psicoterapia e se la rimborsasse
l'assicurazione?
Alcune
polizze
assicurative
per
la
copertura
di
spese
sanitarie
prevedono
il
rimborso,
in
tutto
o
in
parte,
del
costo
delle
sedute
di
psicoterapia.
Le
condizioni
di
rimborso
sono
molto
variabili
ed
è
quindi
necessario
che
la
persona
interessata
verifichi
con
attenzione
i
dettagli
della
propria
polizza.
Anche
alcune
aziende,
per
esempio
banche
o
assicurazioni,
forniscono
un
parziale
rimborso
ai
propri
dipendenti
per
le
spese
sanitarie fra cui viene compresa la psicoterapia.